mercoledì 5 dicembre 2012

Cultura e sviluppo dell'informazione durante il periodo illuminista,a cura di Janet Mancuso

Dopo la nascita della famosa ENCYCLOPEDIE, ci fu un incremento della produzione e del consumo della cultura,un vero e proprio ampliamento dei canali di comunicazioni del sapere.


L'alfabetizzazione non riguardava più solo i gruppi di aristocratici e borghesi ma si diffuse anche a ceti minori. Grazie a questo ci fu un importante sviluppo nell'editoria;infatti naquero i primi quotidiani come il Times(1785) e lo Spectator(1711) . Una caratteristica del tutto nuova rispetto alla società dell'antico regime era la formazione dell'opinione pubblica: la popolazione poteva confrontarsi e discutere sulla cultura e l'attualità. I centri della cultura illuminista erano: LONDRA,MILANO,VENEZIA E PARIGI. Aumentò la richiesta dei libri, riviste e strumenti di informazione da parte dei lettori; di conseguenza nacquero librerie e biblioteche dove era anche possibile scegliere ed acquistare. L'alfabetizzazione e la nascita di questi luoghi dove tutti avevano la possibilità di informarsi,si rivelò una grande novità  ed un aspetto positivo rivolto ad un vasto pubblico piuttosto che ai soliti gruppi che si avvalevano di privilegi.


L'Assolutismo nell'Ancien Regime, a cura di Cristani Elisa

ASSOLUTISMO 


La forma dominante nell’Europa dell’Antico regime fu l’assolutismo, termine che deriva dal latino “absolutus” e che significa “libero dai legami”. La caratteristica fondamentale di questo movimento è l’autorità del Re, massimo rappresentante della sovranità. Troviamo, infatti, una piramide gerarchica dove vi è al vertice il Re, successivamente il clero, i nobili e, per ultimo, il terzo stato che comprendeva i borghesi e i contadini. L’assolutismo ebbe quattro caratteristiche fondamentali in vari campi:


in campo politico e amministrativo la concentrazione del potere girava intorno alla figura del Re;


in campo religioso il sovrano impose un tipo di religione che fu di tipo cattolico;


in campo economico vennero adottate delle politiche mercantilistiche con l’intervento dello stato sulla gestione dell’economia;


in campo militare vennero rafforzati gli eserciti militari nazionali.    


Ricordiamo, inoltre, che a quel tempo esisteva una politica economica chiamata protezionalismo che mirava ad aumentare il prodotto interno lordo, aumentando le esportazioni e diminuendo le importazioni mettendo delle tasse doganali.                                      



Cristani Elisa         


martedì 4 dicembre 2012

Definizioni, a cura di Dorina Koka

Mercantilismo: Corrente politica ed economica che riteneva che la quantità delle ricchezze fosse definita, bisognava solo guadagarsela.

Fisiocrazia: Nuova scienza politica ed economica che individuava nella terra il bene primario.

Liberismo: Corrente economica che riteneva che ci dovesse essere la libertà di concorrenza del mercato, senza vincoli da parte dello stato.

Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers, a cura di Raffaella Caiazzo

L'Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri (Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers nel titolo originale) è un insieme di libri pubblicati a Parigi tra il 1751 e 1772, in lingua francese, da un consistente gruppo di intellettuali che sono Diderot, D'Alambert e presenta un nuovo tipo di sapere. L'enciclopedia ci fa conoscere come gli intellettuali si comportavano nell'illuminismo. L'opera si rivolgeva non ai pochi dotti dell'università, ma al più vasto pubblico della cultura e della produzione, proponendo così un modello di iniziativa editoriale completamente nuovo.

domenica 2 dicembre 2012

Una definizione di Illuminismo tratta dalla Enciclopedia Treccani on-line

Per Illuminismo si intende sia l’età della storia d’Europa
compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, sia la connessa evoluzione delle idee in fatto di religione, scienza, filosofia, politica, economia, storiografia e il rinnovamento delle forme letterarie nel corso del 18° secolo. La metafora della luce contenuta nel termine (fr. Âge des lumières; ingl.Enlightenment; ted. Aufklärung
) deriva dalla secolarizzazione e laicizzazione dell’idea di provvidenza o progresso, intesa come attività storica umana: così il concetto di ‘luce di natura’ fu anteposto e contrapposto dai deisti inglesi alla rivelazione cristiana in quanto possesso originario della mente umana; così pure la scoperta delle leggi naturali apparve una più piena rivelazione o ‘illuminazione’. Confluirono con questi due motivi le conclusioni ottimistiche del dibattito sulla teodicea, l’idea della superiorità dei moderni rispetto agli antichi prevalsa in un’annosa querelle, l’ideale continuità con la rivoluzione scientifica e con la rinascenza, lasciando emergere la caratteristica immagine del trionfo della ragione contro le tenebre del fanatismo e della superstizione, che divenne corrente verso la metà del secolo. I contenuti filosofici e scientifici della cultura dei lumi rinviano a un complesso programma di rinnovamento ideologico, civile, politico, che fu elaborato variamente nei diversi paesi e accompagnò ovunque la crescente egemonia della borghesia commerciale e industriale in lotta con le strutture del sopravvivente mondo feudale.

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In foto: ILLUMINISMO - Diffusione della cultura dei lumi attraverso le principali opere